La sua invenzione era un toro di ottone cavo, nel quale si potessero inserire i condannati a morte. Una volta arroventato sotto una pira, il toro aveva la bocca congegnata in modo che i lamenti del malcapitato venissero trasformati in muggiti, che facevano sembrare la bestia vera. Falaride venne ammaliato dallo strumento di tortura e morte e lodando l’inventore dispose che esso venisse provato su
Leggi i commenti:
agrigento falaride toro
»
Affossa