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Mercoledì 11 Aprile 2018, Il voto elettronico, o e-voting, è l’insieme dei processi di voto e conteggio delle preferenze con il supporto di tecnologie elettroniche e informatiche. I sistemi possono essere diversi: schede perforate, sistemi di scansione ottica, sistemi di registrazione elettronica, internet. Tutte queste tipologie implicano la presenza dell’elettore alle urne e hanno la finalità di agevolare e velocizzare gli scrutini finali.
A partire dai primi anni Duemila, si sono intrapresi diversi esperimenti sul voto elettronico, che hanno avuto risultati contrastanti: Germania e Norvegia hanno abbandonato l’e-voting dopo aver riscontrato svariate problematiche, mentre più incoraggianti sono stati i risultati ottenuti in Francia e in Estonia. Anche in Italia ci sono state delle esperienze di votazioni elettroniche, come il progetto “Salento e-voting” nel referendum del 2013 nei paesi di Martignano e Melpignano, e in Lombardia, in occasione del referendum sull’autonomia del 2017.
I favorevoli al voto elettronico sostengono che i sistemi in uso garantiscono piena sicurezza. In Estonia, dove l’e-voting è attivo fin dal 2005, i politici sono concordi sulla sua utilità e sicurezza, basata su tecniche di crittografia: mai nessun voto sarebbe stato modificato o eliminato. Esso, inoltre, porterebbe un abbattimento dei costi e un aumento della partecipazione.
Per i detrattori dell’e-voting, invece, i vantaggi reali delle attuali tecnologie per le votazioni elettroniche non giustificherebbero i rischi riguardanti segretezza e sicurezza, come si legge del Rapporto 2017 del Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica), che, pur ammettendo i vantaggi in termini di velocità e affidabilità, concentra le proprie critiche proprio sul problema della sicurezza.
I costi necessari per l'introduzione di questi nuovi sistemi di votazione, inoltre, sarebbero tutt’altro che bassi, poiché si andrebbero a sommare a quelli necessari per i normali seggi, che coesisterebbero anche in caso di voto on-line. Casi recenti, come il referendum sull'autonomia in Lombardia, hanno inoltre smentito la credenza che l'e-voting velocizzi le procedure e aumenti la partecipazione.
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