Segnalato da Axelhrs68 il
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Sabato 08 Luglio 2017,
Intervento chirurgico di protesi di caviglia L’osteoartrite (o osteoartrosi) si verifica quando la cartilagine articolare inizia ad assottigliarsi e a degenerare. La cartilagine è una componente essenziale dell’articolazione: infatti non solo assorbe gli shock e i microtraumi, ma consente all’articolazione di muoversi in maniera più fluida, riducendo gli attriti tra le superfici ossee. Questa condizione può interessare tutte le articolazioni, ma sono maggiormente colpite le articolazioni che sono sottoposte a carichi maggiori (anca, ginocchio e caviglia). Generalmente si distinguono due tipi di osteoartrosi: una primaria, che insorge in individui adulti-anziani, in assenza di una chiara causa apparente, ed una forma secondaria (post-traumatica) che si sviluppa come conseguenza di un trauma all’articolazione (che ha prodotto un danno più o meno importante alla cartilagine). Questo secondo tipo di artrosi può presentarsi in individui di qualunque età. Con l’osteoartrosi la cartilagine viene erosa determinando dolore, rigidità e tumefazione articolare. Spesso l’articolazione è maggiormente rigida la mattina, tale condizione dura circa 15-20 minuti. Mentre il processo di degenerazione articolare procede con il tempo, l’articolazione lentamente si deforma, diventando progressivamente più grande. Condizioni che rendono necessario l’intervento di protesi di caviglia L’artrosi della caviglia è un’artropatia cronica a carattere evolutivo, consistente inizialmente in alterazioni regressive della cartilagine articolare e secondariamente in modificazioni delle altre strutture peri-articolari (osso, sinovia, capsula). Solitamente questa condizione è il risultato di un trauma o una malattia infiammatoria. Quando la cartilagine è degenerata, il movimento della caviglia e talora anche il semplice stare in piedi producono dolore. In questi casi si rende necessario un trattamento che può comprende farmaci, tutori e interventi chirurgici quali artrodesi e protesi.