Segnalato da Zarlock il
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Venerdì 04 Agosto 2017,
Sarà un giorno, sotto un qualche specifico aspetto, diverso da ogni altro. La città di Londra si sveglierà una mattina, particolarmente calda, molto fredda, oppure ventosa o ancora seguito di un terremoto di media entità. Dovrà essere accaduto, insomma, qualcosa che negli ultimi 70 anni si è verificato al massimo un altro paio di volte o poco più. A quel punto, all'improvviso, chi dovesse trovarsi di fronte a una finestra rivolta ad Est avrà l'occasione di vedere qualcosa nel cielo: come una vibrazione nell'aria, seguìta dal formarsi di una nube a fungo, che gradualmente tenderà ad ingrandirsi formando una macchia indelebile nel corso della Storia. A quel punto sarà raggiunto dal rumore: un boato sconvolgente, prodotto da poco più di 1.400 tonnellate di esplosivo. La più grande esplosione non nucleare nella storia dell'uomo, di molte volte superiore a quella della MOAB statunitense sganciata in Afghanistan il 13 aprile 2017, formerà a quel punto un'ondata simile a uno tsunami, che investirà la cittadina di Sheerness sul Tamigi spazzandola letteralmente via, quindi risalirà il fiume, trovando sfogo nel pieno di alcune delle zone demograficamente più popolose dell'intero Regno Unito. La capitale riporterà danni ingenti. Qualsiasi attentato terroristico degli ultimi anni sembrerà impallidire al confronto di una catastrofe tanto significativa. O almeno, questo è un possibile scenario e volete sapere perché? Il fatto è che le persone, quando si tratta di affrontare un problema dicono talvolta: "Costa troppo e non c'è un chiaro ritorno d'investimento. Gli incidenti, si, possono capitare. Ma possono anche NON capitare." E per questo la nave giace, ormai da una generazione e mezzo, sul fondo sabbioso del delta a una profondità di appena 7,3 metri, come il nucleo lavico di un vulcano o come le scorie radioattive di Chernobyl, letteralmente dimenticata tranne che per chi la vede ogni giorno e qualche turista che si avvicina...