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Mercoledì 14 Marzo 2018, Il Piano elaborato dall’équipe vincitrice, Kohlhoff & Kohlhoff di Stoccarda, viene discusso ancora dai cittadini e dai futuri investitori.
Al gruppo in questione appartengono diverse figure: gli aspiranti abitanti costituiti in Baugruppen (gruppi di co-housing), gli acquirenti di lotti singoli intenzionati a realizzare in proprio progetto e abitazione (di solito architetti), le imprese private che acquistano più lotti per realizzare abitazioni per il mercato.
Poi ci sono le iniziative di auto-gestione, come nel caso del progetto S.U.S.I., che destina agli studenti e alla famiglie a basso reddito le caserme ristrutturate e adattate agli standard di risparmio energetico previsti per le nuove costruzioni.
L’insieme di queste opzioni si iscrive nel masterplan “definitivo”; un piano a dimensione di pedone (il 35% degli abitanti non userà l’automobile) caratterizzato da un tessuto compatto e da usi misti. Tra questi attività commerciali, un centro collettivo, una scuola elementare, quattro asili nido.
L’impianto viario è a “griglia discontinua” con numerose strade a “U” che convergono sul viale principale.
La discontinuità consente di interrompere la viabilità carrabile, di ridurre gli spazi di circolazione dedicati alle automobili e la velocità di percorrenza, creando isole residenziali car free. Al limitare dell’insediamento è stato realizzato l’unico garage multipiano per i guidatori renitenti.
Tra gli spazi pubblici più importanti si possono considerare:
– il viale principale (Vaubanallee) dove scorre il tram e si concentrano le attività;
– la piazza delimitata da una delle quattro caserme riqualificate, che ospita al piano terra un ristorante molto frequentato e un centro culturale (Alfred Döblin platz);
– la “fascia verde” che interseca la Vaubanallee, connettendo le parti opposte del quartiere, dedicata al passaggio delle brezza proveniente dalla Foresta Nera e auto costruita dagli abitanti;
– il “margine verde” costituito da un filare di alberi, un ruscello, una passeggiata, una pista ciclabile, un insieme di micro-fattorie dedicate a capre e cavalli, un kindergarten con uno spazio per l’auto-costruzione riservato ai bambini. L’area ospita diversi biotopi.
Non meno importanti sono i percorsi pedonali, che si diramano all’interno del quartiere, e le strade secondarie dove la presenza saltuaria o l’assenza di macchine lascia ampio spazio alla creatività del gioco dei bambini e dei ragazzi, dando luogo a “micro-paesaggi” in continua evoluzione.
Gli alberi monumentali punteggiano l’abitato ed evocano la bellezza della natura, anche nel lungo periodo invernale.
A partire dalla primavera il quartiere cambia fisionomia: il costruito diventa il backstage della scenografia urbana.
Rampicanti, alberi e siepi si infittiscono, si alzano, si ispessiscono integrandosi o coprendo le superfici verticali degli edifici; irrompendo nelle corti, nei giardini, nello spazio pubblico.