Venerdì 23 Febbraio 2018,
La stampa tridimensionale si sta imponendo come nuovo trend in tutti i settori della nostra vita, dalla salute alla produzione industriale, e il mondo delle moto non fa certo eccezione, come dimostrano le sperimentazioni effettuate in questo ambito anche dalla Ducati. La rivoluzione dell'aftermarket potrebbe essere vicina, ma il mercato inizia il 2018 con tante novità anche più "tradizionali".
Nuove proposte per la Kappa. Cominciamo da una interessante proposta della Kappa, una delle società che domina lo scenario delle vendite di accessori per moto come bauletti e bagagli aggiuntivi: in aggiunta al catalogo classico, in vendita anche online sui portali specializzati come www.omniaracing.net, da qualche settimana è disponibile anche il KS 410, uno speciale dispositivo che si "trasforma" in trolley, risolvendo le difficoltà di spostamento tipiche dei top case quando sono sganciati dai corpi delle moto.
Il bauletto che diventa trolley. In pratica, l'intuizione (semplice, ma al tempo stesso geniale) della Kappa è stata dotare il bauletto di un maniglione estraibile che rende pratico e facile il trasporto su strada del KS 410; inoltre, il modello vanta anche una serie di rotelle che lo rendono base di trasporto per borse morbide, mentre i sei punti di ancoraggio consentono un veloce fissaggio con cinghie o elastici da portapacchi, così da incrementare la capacità di carico.
Irrompe la stampa 3D. Dicevamo però che il 2018 sarà contrassegnato anche da un'accelerazione nell'impiego della stampa 3D, un'applicazione che "promette" di cambiare anche la produzione di base delle moto. Un esempio arriva da Borgo Panigale, dove il dipartimento di Ricerca e Sviluppo della Ducati sta già utilizzando pezzi di prototipo e parti di motore grazie a questa tecnologia, che trasforma un progetto tridimensionale in prodotti fisici, grazie a un estrusore che emette una sostanza solida (in genere, a livello industriale si tratta di una speciale resina plastica) che diventa duttile e si solidifica poi rapidamente.
La tecnologia in Ducati. A spiegare il funzionamento del processo è il responsabile progettazione veicolo e servizi della casa bolognese, Simone Di Piazza: "La tecnologia in 3D viene correntemente utilizzata durante lo sviluppo dei nuovi progetti per verificare i modelli fatti con il CAD prima di lanciare le attrezzature di produzione", premette il tecnico Ducati, che poi racconta come il sistema consenta di "eseguire le verifiche di progetto prima ancora di realizzare i pezzi definitivi", rendendo così possibile risparmiare "costose modifiche alle attrezzature di produzione e ridurre il numero di test sui pezzi reali".
Anche la Kawasaki punta sull'innovazione. Sono ormai 20 anni che la Ducati ha abbracciato questa tecnologia, sin da quando furono proposti i primi modelli sperimentali, ma la società italiana non è l'unica ad aver puntato sull'innovazione: la Kawasaki ad esempio ne ha di due diverse tipologie, utilizzate rispettivamente per controllare il design dei pezzi e per le prove funzionali, per sfruttarne a pieno le differenti caratteristiche di funzionamento.
Scenari futuristici anche per l'aftermarket. Per quanto riguarda gli scenari futuri, è ancora Di Piazza a dichiarare che non è escluso che a breve "si possano costruire pezzi di ricambio sfruttando la prototipazione rapida", anche se "va scelta la tecnologia più idonea per ottenere componenti con caratteristiche tecniche equivalenti a quelle dei pezzi di primo equipaggiamento". In chiave "molto futuristica si potrebbe pensare di vendere al cliente il modello 3D di un accessorio e farglielo stampare, evitando i costi di logistica che sono connessi alla gestione e distribuzione di pezzi fisici".
(editoriale)