Non appena Aretusa si immerse nuda nel fiume, l’acqua intorno a lei iniziò a ribollire e a vorticare. La fanciulla, spaventata, prese a dimenarsi e cercò invano di raggiungere la riva, per fuggire. Il Fiume Alfeo, vedendo Aretusa così giovane, sensuale e aggraziata, se ne era innamorato e non voleva che lei andasse via. Ammaliato dalla bellezza di Aretusa, il Fiume Alfeo apparve in forma umana al
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Aretusa, invogliata forse dal non essere vista e dal caldo opprimente, si tolse le candide vesti, li poggiò sopra un tronco d’albero di salice piangente reciso e s’immerse, iniziando ad entrare in acqua con portamento sinuoso ed aggraziato. Ebbe subito però la sensazione che verso il centro del fiume, l’acqua attorno a lei cominciasse a fremere e a formare dei vortici quasi danzanti, qual cosa di
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Achille venne educato da Chirone; quando il destino gli offrì di scegliere tra una vita breve e gloriosa e una lunga e oscura, egli scelse la prima. Ma Teti, informata dall’indovino Calcante che il figlio sarebbe morto a Troia, lo nascose alla corte di Licomede, re di Sciro, finchè Odisseo non lo trovò, vestito da dona tra le figlie del re, e non lo portò con sè a Troia: poichè l’oracolo diceva c
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Tiche decide il destino dei mortali, come giocando con una palla che rimbalza e che simboleggia l’insicurezza nelle decisioni. Nessuno deve dunque elogiarsi della sua buona fortuna o trascurare di ringraziare gli Dèi, altrimenti ciò conduce all’intervento di Nemesis (“giustizia compensatrice” o “giustizia divina”), infatti originariamente la Dea greca distribuiva gioia o dolore secondo il giusto,
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Presso l’Urbe Semo Sancus era meglio noto come Dius Fidius, dio dei giuramenti. Era considerato il genio della luce celeste, figlio di Giove Diespiter o Lucetius, il vendicatore di disonestà, il sostenitore della verità e della buona fede, la cui missione sulla terra era di garantire la santità dei contratti, del matrimonio, e l’ospitalità. Di qui derivano i suoi diversi nomi e la sua identifica
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La via che Agostino trova è quella di dire che il passato ed il futuro possono essere pensati solo come presente: “il passato” come memoria, e “il futuro” come attesa, e la memoria e l’attesa sono entrambe fatti presenti. Scrive: “Il presente delle cose passate è la memoria; il presente delle cose presenti è la vista; e il presente delle cose future è l’attesa.” (Libro XI, capitolo 20). Sa di no
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Nei suoi primi anni all’Accademia, Aristotele, come Platone, si servì regolarmente della forma argomentativa del dialogo; in questa forma scrisse le opere cosiddette “essoteriche”, destinate cioè alla circolazione pubblica, delle quali possediamo solo qualche titolo e alcuni frammenti. Ci sono invece pervenuti gli scritti (detti “esoterici”) dei quali Aristotele si servì nelle sue lezioni, rivol
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Le Muse non possiedono un ciclo leggendario loro proprio. Intervengono come “cantanti” in tutte le grandi feste degli dei; il loro canto più antico è quello che esse intonarono dopo la vittoria degli Olimpici sui Titani, per celebrare la nascita di un ordine nuovo; sono presenti alle nozze di Teti e Peleo, a quelle d’Armonia e Cadmo e in altre occasioni. In compenso a ciascuna di loro è attribuit
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La morte, secondo Alcmeone, consente l’aggancio di una «fine» con un altro «principio» per cui, mentre un corpo muore, l’anima, in quanto immortale, percorre una traiettoria circolare, né più, né meno di quanto non fanno le stelle in cielo. Il corpo, aggiunge Filolao, altro non è che una tomba, una prigione dove l’anima è costretta a espiare le proprie colpe.... In mitologia, il dio Ermes, volend
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In occasione della ricorrenza del 2 novembre, la commemorazione dei defunti, ho voluto inserire un video nel quale vediamo il grande Totò recitare la sua più bella e più nota poesia: ‘A livella. Mi piace, per l’occasione, segnalarvi una pittura di Montez… un pensiero verso l’aldilà... Ogn’anno, puntualmente, in questo giorno, di questa triste e mesta ricorrenza, anch’io ci vado, e con dei fiori a
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Erebo (in greco antico “tenebre”) è una figura presente nei miti della religione greca. Divinità ancestrale, figlio di Caos e fratello della Notte, è la personificazione dell’oscurità, e con il termine “Erebo” infatti si possono indicare anche gli Inferi. Con la sorella generò Emera (personificazione del giorno) ed Etere (personificazione del cielo più alto, dove c’è la luce pura), Ipno (dio del
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Certo è che Salomone nella storia ebraica è rimasto per eccellenza come l’emblema del sapiente, anzi, «egli superò la saggezza di tutti gli orientali e tutta la saggezza d’Egitto», celebrato dalla Bibbia come autore di «3.000 proverbi e 1.005 poesie», capace di dissertare di botanica e di zoologia (1Re 5,9-13). Ma la sua figura è legata soprattutto alla politica interna, estera e religiosa. Egli
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Per non snaturare le caratteristiche di “festa dei morti” dell’antico Capodanno Celtico, prendendo atto che comunque il popolo (e in larga parte anche il clero) continuava a conservarle, la Chiesa poi dedicò il giorno successivo, 2 novembre, alla Commemorazione dei defunti: fu Odilone di Cluny, nel 998, a ordinare ai Cenobi dipendenti dell’abbazia di celebrare l’ufficio dei defunti a partire dal
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La leggenda narra che Zeus, capo di tutti gli dei dell’Olimpo, si innamorò di Leda e per poterla raggiungere scese dal cielo trasformandosi in un candido cigno. Avvicinandosi a lei, mentre dormiva sulla la vetta del monte Taigeto, la svegliò con lo starnazzare delle ali. Intorno c’era profumo d’ambrosia che la stordiva e il cigno col suo collo sinuoso cominciò ad accarezzare amorosamente il suo
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Molte leggende celtiche in cui si narrano cicli epici di re ed eroi si svolgevano nella notte di Samhain. Queste leggende si ricollegavano ai cicli di fertilità della Terra e all’inizio del regno semestrale dell’Oscurità. Per i Celti, che erano un popolo dedito all’agricoltura e alla pastorizia, questa ricorrenza assumeva un’importanza particolarissima. La vita quotidiana cambiava radicalmente: l
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Rileggiamo i canti carnascialeschi che furono la colonna sonora degli spettacoli ideati da Lorenzo de Medici per il godimento dei fiorentini. I testi trattavano argomenti amorosi o scherzosi, presentavano tipi popolari (mendicante, venditore, ecc…), raccontavano vicende mitologiche di diffusa conoscenza, il tutto con tono popolaresco. E ciò ci riporta a Lorenzo de’ Medici (1 gennaio 1449 – 8 apr
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Nel 1468, grazie al diretto interessamento di sua madre Lucrezia Tornabuoni, si fidanzò con Clarice Orsini, che sposò l’anno successivo e che gli diede i figli Piero, Giovanni (il futuro Leone X), Giuliano e quattro figlie (Lucrezia, Maddalena, Luisa e Contessina). Per la prima volta un Medici sposava una donna di famiglia nobile, stabilendo un’alleanza tra Medici e Orsini che sarà la chiave per
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Secondo varie fonti esoteriche, la prima civiltà sarebbe apparsa 78.000 anni fa, in un continente gigantesco conosciuto come Mu o Lemuria, che durò 52.000 anni. Si dice che questo continente venne distrutto da un terremoto che avrebbe modificato la posizione dei poli, che si sarebbe verificato nel 24.000 a.C. Mentre Mu non ha raggiunto, presumibilmente, una tecnologia così avanzata come hanno fat
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Didone lasciò Tiro con un largo seguito e cominciò una lunga peregrinazione, le cui tappe principali furono Cipro e Malta. Giunone le aveva promesso una nuova terra in cui fondare una propria città e gliel’aveva indicata come la terra in cui scavando sulla spiaggia avrebbe trovato un teschio di cavallo. Approdata infine sulle coste libiche, Didone ottenne dal re Iarba il permesso di stabilirvisi,
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Con il nome di Celti si indica un insieme di popoli indoeuropei che, nel periodo di massimo splendore (IV–III secolo a.C.), erano estesi in un’ampia area dell’Europa, dalle Isole britanniche fino al bacino del Danubio, oltre ad alcuni insediamenti isolati più a sud, frutto dell’espansione verso le penisole iberica, italica e anatolica. Uniti dalle origini etniche e culturali, dalla condivisione d
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