La sua fama aumenta di giorno in giorno ed anche il Re di Sicilia Federico II lo vuole conoscere e sperimentarne le capacità. Al loro incontro, il Re getta una coppa d’oro in mare e chiede al ragazzo di riportargliela. Al ritorno Colapesce gli racconta il paesaggio marino che ha visto ed il Re gli regala la coppa. Il Re decide di buttare in mare la sua corona ed il ragazzo impiega due giorni e du
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Nel 1891 Puccini si trasferì a Torre del Lago (ora Torre del Lago Puccini): ne amava il mondo rustico e lo considerava il posto ideale per coltivare la sua passione per la caccia e per le baldorie tra artisti. Di Torre del Lago il maestro fece il suo rifugio, prima in una vecchia casa affittata, poi facendosi costruire la villa che andò ad abitare nel 1900. Qui furono composte le sue opere di mag
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Gli attributi di Asclepio erano il bastone, il rotolo di libro, il fascio di papaveri, ma soprattutto il serpente; secondo una leggenda un serpente gli avrebbe portato l’erba miracolosa che servì per risuscitare Ippolito, il figlio di Teseo, e dopo la sua morte Asclepio e il serpente furono posti in cielo, raffigurati nelle costellazione di Ofiuco o Serpentario e del Serpente. La moglie di Asclep
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In occidente, il culto di Afrodite ebbe il suo maggiore centro in Sicilia sul monte Erice, dove esisteva un santuario punico dedicato a Tanit. Vi si praticavano riti di fecondità e, pare, anche la prostituzione sacra. Dalla Sicilia il culto della dea si diffuse in Italia fino a Roma, dove fu venerata col nome di Venus Erycina. La bellezza di questa divinità è stata celebrata da poeti e scrittori
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Cosa sta sbocciando? L’applicazione Flora Incognita ti permette di identificare le piante Europee automaticamente, velocemente, facilmente e in modo accurato. Il processo di identificazione è intuitivo: basta fare una foto al fiore e alla foglia della pianta che vuoi identificare. La pianta viene identificata nel giro di qualche secondo. Oltre al nome della specie, puoi vedere informazioni aggi
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Figlio di Ares (Marte), dio della guerra, e di Afrodite (Venere per i romani), dea della bellezza, dell’amore, e della fecondità, Fobos era la divinizzazione della paura. Insieme al fratello Deimos (letteralmente: spavento, terrore) prende parte alle battaglie del padre usando la propria forza di incutere terrore. Il suo tempio maggiore si trovava a Sparta e gli Spartiati (la classe più privilegi
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Ares fa parte dei dodici dei olimpici ed era il dio della guerra e della violenza, figlio di Zeus e di Era. Attorno a lui, l’immaginazione popolare vedeva tutta una processione allegorica: Eris (la discordia), Deimos (il timore) e Phobos (lo spavento), Enyo (dea della guerra) ed i Kères (divinità infernali dell’omicidio e della morte violenta). Riempiva l’Olimpo con il rumore dei suoi litigi ed e
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Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago apre alle espressioni più all’avanguardia dell’arte contemporanea. Il polo culturale della cittadina umbra ha inaugurato la mostra dell’estate dedicata all’artista Alessandro Scarabello, dal titolo Uppercrust. La potenza del colore e l’espressività dei volti irrompono nelle sale di Palazzo della Corgna, provocando un impatto di grande suggestione.
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Così Otello Profazio canta di Colapesce, di questo uomo eroe di cui noi tutti conosciamo fin da bambini perché le favole che ci raccontavano i nonni parlavano anche di lui, di questo uomo non completamente essere umano, mezzo uomo e mezzo pesce, capace di vivere sul fondo del mare e in grado di conoscerne i pericoli, come le correnti, il forte vento di scirocco, i terremoti sempre in agguato nell
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Dionigi (detto anche Dionisio il vecchio), nell’anno 401 a. C. fondò Adranon e vi trasferì gli abitanti di Piakos, anche se una comunità abitava già in quel luogo intorno al sito del tempio del dio Adrano. Questi era un’antica divinità alla quale si rivolgevano i siculi che abitavano la città del Mendolito sorta attorno al XI-IX secolo a.C., città già vecchia ai tempi di Dionisio. Sembra, comun
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Apollo conduceva anche una vita di avventure; avventure di amore, di battaglie, di vendette: così uccise i giganti Oto ed Efialte, che avevano osato levare i propri sguardi a Giunone (Era) e a Diana (Artemide), e il gigante Tito, che aveva tentato di recare ingiuria a Latona (Leto); così, in unione con la sorella, uccise i dodici figli di Niobe, che si era vantata come madre più feconda e più fel
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Il dio dell’amore, profondamente ferito dalle parole di Apollo, volò in cima al monte Parnaso e lì preparò la sua vendetta: prese due frecce, una ben acuminata e dorata, destinata a far nascere la passione, che scagliò con violenza nel cuore di Apollo ed un’altra, spuntata e di piombo, destinata a respingere l’amore, che lanciò nel cuore di Dafne. Da quel giorno Apollo iniziò a vagare disperatame
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Oggi, notevolmente innamorato, ti cerco, ti bramo a me vicina e come piccola e docile bambina ti carezzo il viso vellutato e guardo i tuoi occhi chiari e invoco i tuoi sorrisi cari e sentendo un dolce struggimento, amore invoco ed amore sento. Una poesia che ho dedicato a mia moglie quando, nel lontano 1972, eravamo da poco fidanzati e confidandole il suo ascendente e la sua forza nell'allontana
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Una poesia a me dedicata e che è l’unico scritto che mi rimane di mio padre. Mi emoziona sempre rileggerlo! ...Questa notte ti ho sognato, o mio fanciullo, e nel sogno tu eri il mio trastullo; mi sorridevi, sorridendomi mi baciasti, tuo papà altri ne voleva e tu baciandolo lo svegliasti. Sento nel cuor tanta malinconia perché lontan da me t’à portato la ferrovia; malinconia, nostalgia, perché mai
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Si inaugura sabato 8 giugno alle 18 e sarà visitabile sino a domenica 28 luglio a Palazzo Vittone a Pinerolo la mostra “Dove tutto è pietra”, ideata e realizzata dal Centro arti e tradizioni popolari del Pinerolese e presentata nell’ambito delle attività del MUSEP, il Museo Civico Etnografico del Pinerolese. La mostra scaturisce da una ricerca dello storico Gian Vittorio Avondo sulle lavorazioni
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Città fondata dai Greci, gli Achei di Sibari, intorno al 600 a.C. si chiamava Poseidonia, perché dedicata a Poseidone, dio del mare (rinominato Nettuno dai Romani) Nel 400 a.C. fu occupata dai Lucani, popolazione italica; tra il 335 e il 331 fu conquistata dal greco Alessandro il Molosso, ma presto tornò in potere dei Lucani e successivamente divenne una colonia romana con il nome latino di P
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Il monte Parnaso è una montagna del centro della Grecia, che domina la città di Delfi. Particolarmente venerato nell’antichità, era dedicato sia dio Apollo che alle nove Muse delle quali era una delle due residenze. L’origine del nome è probabilmente preellenica. Sembrerebbe che, originariamente, la vetta del Parnaso, come quello dell’Olimpo sia stata considerata come il sacro luogo della ierogam
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L’Arcadia gli piacque e pensò di fermarsi lì. Ma la ninfa Telfusa, che aveva già stanza in quella regione e voleva esserne l’unica signora, gli diede un perfido consiglio. – Non qui, Apollo. Ai piedi del monte Parnaso troverai una valle ridente di praterie, fresca di selve e di acque, dove il tuo tempio potrà sorgere propizio ai tuoi misteri e ospitale ai pellegrini che vi accorreranno. Apollo s
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Sono stata in Grecia pochissimi anni fa e ho visitato anche Delfi, alle pendici del Monte Parnaso, tanto sacro alle 9 Muse! L’ho potuto ammirare solo dal basso,in un paesaggio selvaggio e grandioso. E’ impensabile andare in Grecia e non visitare Delfi, considerata il centro della terra e sede dell’oracolo più celebre dell’antichità, dedicato ad Apollo. Sono rimasta stupita da questa indicazione s
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Atena rimase molto turbata dall’audace affermazione di Aracne, ma decise di dare alla giovane donna la possibilità di riscattarsi. Si presentò ad Aracne travestita da una vecchia per invitarla a stare attenta a non offendere gli dèi onde evitare la loro ira. Aracne era molto dotata nell’arte della tessitura. Non solo i suoi prodotti finiti erano belli, ma l’atto stesso del suo tessere era uno spe
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