Ad un tratto si aprì la porta del salone della festa ed entrò un ometto magro. Stupito, guardò la gente chiassosa e disse con voce tremenda: 'Voi crapuloni, non sapete che festa celebreremo domani? Tornate a casa prima che l´ora della penitenza sia passata e la pena vi raggiunga'. Ma come risposta, l´ometto ricevette solo beffarde risate. Pochi minuti prima di mezzanotte, l´ometto apparve di nuov
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La pestilenza sarebbe cessata soltanto se uno degli uomini Sparti fosse morto per il bene della città, il sacrificio fu fatto da Meneceo, padre di Giocasta. Tuttavia gli dei avevano in mente un altro degli uomini Sparti colui che uccise suo padre e sposo sua madre, e Tiresia rivelò a Giocasta che Edipo era suo figlio. Nessuno volle credere al veggente ma le sue parole ebbero presto conferma. Con
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La pietra di Ingà è un lungo masso orizzontale ricoperto di misteriosi simboli e notevoli formazioni geometriche. Gli indigeni Tupi che vivevano in questa zona la chiamavano “Itacoatiara“, che nella loro lingua significava semplicemente 'la pietra'. È lunga 26 metri e alta 4 e si trova nel bel mezzo del fiume Ingá, nei pressi dell’omonima cittadina a circa 96 km da João Pessoa, nello stato di Par
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Parlare dell’Arca Santa d’Israele è scontato, quasi banale. Se libri su Atlantide ne contiamo oltre 7.000, di libri sull’Arca ne esce uno la settimana. Non è nostra abitudine parlare di argomenti troppo discussi in passato, per non ricadere nella banalità. Abbiamo esordito con un libro che ha suscitato contrasti e contestazioni ma che, se non altro, trattava argomenti nuovi e originali. Intendiam
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Approdati nella Troade e tratte in secco le navi, i Greci cinsero d’assedio la città. Lungo e duro assedio. Intanto tra guerriglia e saccheggi andavano devastate le terre e le città alleate di Priamo. Tuttavia, chiusa dentro il possente circuito delle sue mura, ricchissima di oro, vigorosamente difesa dai suoi cittadini, largamente soccorsa dai suoi alleati, Troia resistette. Resistette nove a
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La scena centrale del pittogramma è dominata dalla presenza di figure antropomorfe circondate da una moltitudine di bovini, cervi e cavalli selvatici. Le figure umane sembrano essere disposte in circolo, attorno ad altri due personaggi con il capo coperto e il corpo rappresentato in una posizione quasi innaturale, con la schiena fortemente inarcata all’indietro. Sull’identità di questi due person
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Oggi, le tribù Worora, Ngarinyin e Wunumbul ancora venerano i Wandjina e solo a pochi individui è permesso di rinnovare le pitture. Ascoltare le loro tradizioni lascia affascinati e con un interrogativo inevaso: cosa videro veramente i nostri antichissimi antenati? Come tanti miti e leggende del passato si sono rivelati veri, grazie alla scoperta di preziosi reperti archeologici (come la città di
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Dopo un lunghissimo tempo gli Anunnaki, stanchi di continuare il pesante e gravoso incarico, decisero di elaborare una soluzione alternativa e grazie alle loro avanzate conoscenze scientifiche, 300.000 anni fa effettuarono un esperimento. Al fine di creare una razza di lavoratori, decisero di manipolare geneticamente, innestandovi il proprio DNA, una specie di ominidi allora presenti in quell’are
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Per orientare i maggiori letterati il Principe, a carezze e a strali, dette incarico al fido Mecenate, cavaliere e appassionato di cultura, di costituire un Circolo di scrittori per celebrare su misura la politica augustea: Virgilio, Orazio, Properzio, Tibullo, Rufo, Gallo, Livio, Marso, Vero e Ovidio che pagò l’esaltazione dei piaceri dell’Eros con l’esilio sul Mar Nero mentre Labieno vide i suo
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Tra le molte attività che si possono fare con la famiglia durante questi giorni di festa non possono mancare delle piccole parentesi culturali. E tra queste, segnaliamo oggi la presenza nel capoluogo lombardo di alcuni presepi che vale la pena non perdere. Sono esposizioni temporanee (ad eccezione di una, sino all’Epifania), non portano via molto tempo e sono gratuite. Le tre tappe che vi proponi
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Ishtar la Grande Madre è nuda, poiché la Verità non ha bisogno di coprirsi di veli. Sul suo capo spicca l’emblema lunare. La Dea della Luna il cui culto era forse il più diffuso durante l’antichità era la babilonese Ishtar. Nei diversi paesi in cui era venerata veniva adorata sotto molti e svariati nomi. E’ molto vicina alla dea sumera Inanna. Era Astarte a Canaan; Attar in Mesopotamia; Athtar n
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Cose da fare a Milano oggi, 27 dicembre 2018, e non solo: le mostre da vedere tra Natale e Capodanno, i luoghi insoliti, i musei inediti, le nuove prospettive che vi aspettano in questi giorni di festa nel capoluogo lombardo. Potrete visitare esposizioni temporanee con sottofondo musicale dal vivo; addentrarvi in sezioni di musei normalmente chiuse; scendere nel cuore millenario di Mediolanum e,
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Presente sui nostri alberi, nei libri e nelle cartoline la Cometa è oggi il simbolo che augura a tutti… buon Natale. C’è un’ultima chiara indicazione presente nel Vangelo di S. Matteo che lascia pochi dubbi. Il racconto di Matteo era stato redatto in aramaico intorno al 50 d.C., ma l’originale venne perso durante la guerra del 70 d.C. Ci è però pervenuta la sua redazione in greco, scritta da igno
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Sento il Natale in me: non quello santo celebrato nelle chiese ma quello d’anima nascente, pura e innocente, in un mondo senza macchia. E intanto un tiepido calore amoroso in me dilaga. Canto allora il dono di diffonder scintille delle mie fiamme a chi quel fuoco brama e brucia ardente assieme a me con l’augurio di bene, serenità e pace natalizia a tutti color che ci stanno accanto e a quelli che
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Nessuno, fino al secolo scorso, sapeva effettivamente cosa ci fosse oltre la Groenlandia, al di sopra dei passaggi di Nord-Ovest e Nord-Est. Diverse teorie ruotavano intorno a un punto che nessuno aveva ancora raggiunto, e si immaginava: Una spessa banchisa, un mare freddo, un’isola inospitale o un vulcano. Quest’ultima teoria è stata fatta propria dallo stesso Jules Verne, che farà ruotare un in
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Quando pensiamo a Babbo Natale lo pensiamo sulla sua slitta trainata da renne, o in compagnia dei suoi piccoli aiutanti, gli elfi. Gli elfi di Babbo Natale hanno cappelli verdi con sonagli, calze a righe e sono piccoli di statura. Sono abili artigiani perché costruiscono i giocattoli che poi Babbo Natale porta ai bambini buoni.
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Nella mitologia greca, Epione o Epion ("che allevia il dolore") è una ninfa. Principessa di Kos, è la moglie di Asclepio, il dio greco della medicina, un dio non coinvolto in molti miti. Epione, la Mite, non ebbe mai grande culto. Da Epione ed Asclepio nacque una figlia, Acheso, dea che sovrintendeva al processo di guarigione delle ferite. Secondo alcuni miti i due ebbero nove figli; sei femmine
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Oggi ci sono tesi differenti che asseriscono che la civiltà dei Sumeri, per quanto antica, non sia stata la prima civiltà: essa è oggi costretta a cedere il passo alla più antica India. In realtà si può affermare che, per quanto concerne la zona europea del Mediterraneo, la civiltà più antica fu quella sumera ma dire quale sia la civiltà più antica in assoluto non è semplice sia per le divergenz
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La bella Psiche che, pur essendo ancora viva, dovette pagare a Caronte, il traghettatore degli inferi, due volte (l’andata e il ritorno) per entrare nel palazzo di Persefone, come racconta Apuleio nelle Metamorfosi. La dea la accolse con cortesia, prese il vaso e lo riempì. Psiche poté così tornare nel mondo dei vivi ma, dopo tutto quello che aveva subito, non riuscì a resistere alla tentazione d
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Da noi la figura di Babbo Natale è data per scontata e la associamo alle festività natalizie. In realtà però il modo in cui lo immaginiamo è un'elaborazione molto recente. L'origine della leggenda di un uomo che porta i doni ai bimbi buoni nasce nei primissimi secoli del cristianesimo da un personaggio realmente esistito, San Nicola.
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