Segnalato da AtomHeartLudovica il
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Lunedì 26 Giugno 2017, Ogni azione che compiamo, anche la più insignificante, ha delle conseguenze che non mettiamo in preventivo quasi mai. Parlo di piccoli gesti quotidiani come andare a lavoro o lavarsi al mattino, di riflessi quasi incondizionati che ormai ci appartengono. Ogni nostra azione ha dunque un ampio ventaglio di conseguenze, soprattutto verso l'ambiente che ci circonda e in cui viviamo. All'indomani delle dichiarazioni di Trump al G7 di Taormina, il problema ambiente è diventato caldissimo. Molti credono che la situazione sia ormai compromessa a tal punto da rendere inutile ogni tentativo per migliorare le cose; altri credono che i capi di governo dei paesi più industrializzati debbano porre un freno all'inquinamento e fare qualcosa. Io, e non sono il solo, credo che la rivoluzione possa partire dal basso, proprio da quelle scelte che vi dicevo prima.
Parliamo ad esempio dei mobili che scegliamo per arredare casa. Per noi è assolutamente normale vivere in una casa con mobili in legno, e sicuramente non riusciremmo a immaginarci altrove, circondati da chissà quale altro materiale. Eppure, non ci rendiamo conto di quanto questi mobili pesino sulla salute del pianeta in cui viviamo. Nella "civilissima" Europa il tema del disboscamento è ancora molto attuale e, sebbene l'Unione Europea si sia spesa moltissimo nella tutela dell'ambiente, sono molti i paesi che vorrebbero una gestione meno attenta al benessere del nostro polmone verde. Dalla Finlandia alla Francia, fino alla Polonia dove Jan Szyszko, ministro dell'ambiente, è deciso a favorire la deforestazione di uno dei nuclei di biodiversità più importanti in tutto il continente. La foresta di Bialowieza è patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1979 e si estende oltre il confine tra Polonia e Bielorussia, occupando circa 1.500 kmq di terreno.
Per non parlare poi del rischio estinzione di molti alberi. Già, perché anche i "legni" rischiano l'estinzione: è il caso del mogano, del palissandro, dell'acero canadese.
La soluzione a tutto questo potrebbe arrivare, anch'essa, dal basso; dal materiale meno considerato e al tempo stesso diffusissimo: il cartone.
L'idea di arredare casa con sedie, librerie e tavoli di cartone non è nuova, ma solo da qualche anno a questa parte si sono colte in pieno le possibilità strutturali di di questo materiale. Il cartone ondulato utilizzato per i mobili viene ricavato utilizzando l'80% di fibre riciclate e il 20% di fibre vergini, necessarie per dare solidità ai mobili.
Di solito si crede che siano arredi destinati a una vita breve, ma in realtà la totale assenza di chiodi e viti, con conseguente scelta della tecnica dell'incastro, rende quasi immortale un mobile in cartone.