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Venerdì 25 Agosto 2017, Esiste un detto anglosassone che recita, letteralmente: "La bellezza non va più a fondo della pelle" (Beauty is just skin deep) che si fonda sull'utilizzo del termine beauty il quale, rispetto al nostro equivalente, ha ben poche connotazioni astratte e in genere, si riferisce soltanto all'aspetto visuale della questione. Un'individuo dal carattere degno d'encomio, in inglese, è più solita ricevere l'appellativo di good person, il che gli permette al tempo stesso di essere deep, ovvero profondo. Questo non ha mai voluto dire, del resto, che al di sopra dell'involucro dell'organismo umano fosse impossibile arricchire se stessi, costruendo in altezza, piuttosto che all'interno dello spazio metaforico dell'io pensante. Portando in tal modo, attraverso i secoli, alla nascita del concetto stesso di moda. Poiché condividere se stessi, la propria figura esteriore e dare un significato evidente alla propria venuta nel contesto sociale, significa condividere dei valori che sono tanto variabili quanto arbitrari, frutto dell'influenza dei pochi e il beneplacito dei molti....Disposti a far tutto, pur di apparire in qualche modo memorabili.
In questa intrigante ricostruzione offertaci da Pauline Rushton, curatrice del dipartimento costumi del Museo Nazionale di Liverpool, Inghilterra, viene mostrato il complesso ed elaborato processo di vestizione di una donna di buona famiglia verso la metà del XVIII secolo, quando l'estetica roboante del tardo Barocco stava già lasciando il passo alle forme più organiche e naturalistiche del Rococò, ma le corti d'Europa sembravano ancora fermamente intenzionate a rendere complessa la vita di chi aspirava, un giorno, a farne parte. Il punto di vista dello scenario mostrato è in effetti esplicitamente British, come reso esplicito dall'opera d'arte ispiratrice della sequenza: il dipinto facente parte della collezione della galleria noto col titolo di "Mrs Paine & Co" in cui due giovani londinesi suonano il clavicembalo sotto lo sguardo rapito di un'anziana signora. C'è una storia interessante dietro a quest'opera datata 1765, del pittore Joshua Reynolds, che l'usò per pagare un architetto dei lavori effettuati sulla sua abitazione: per molti anni la figura della probabile nonna delle fanciulle era stata cancellata...