Segnalato da SimonaLecce il
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Venerdì 31 Marzo 2017, ha parlato al Corriere dello Sport. Queste sono le sue parole:
“Possiamo ancora arrivare a conquistare un posto in Europa vinciamo tante partite e vediamo cosa succede. Sono felice di essere un giocatore della Fiorentina e non esiste nessun dualismo con Sportiello, anche perché mi avessero prospettato una situazione del genere, avrei lasciato Firenze con largo anticipo”
«Secondo me ho giocato bene, fermo restando che ci si può migliorare sempre e che non ci si deve accontentare mai».
Eppure qualche fischio, la domenica, lo deve aver sentito anche lei. Soprattutto per qualche rinvio non riuscito alla perfezione.
«Certo, anche perché giustamente i nostri tifosi sono esigenti. Ma se nell’arco di una partita giochi 50 palloni e ne sbagli 2 va bene, a conti fatti. La percentuale è comunque ampiamente positiva».
Le critiche, dunque, non la spaventano. «Venivo criticato anche quando ero alla Steaua Bucarest eppure lì vincevo tutto».
E’ sempre stato così, serafico e inattaccabile, oppure lo è diventato? «Sono dell’idea che un portiere, più di ogni altro, deve essere impermeabile a tutto, applausi e critiche».
«Non faccio distinzioni, anche perché si tratta di traguardi comunque più alla portata. Per vincere lo scudetto, invece, è un pochino più complicato (ride, ndr)». La missione sesto posto per Tatarusanu è davvero possibile? «La nostra battaglia è appena iniziata. Siamo reduci da due vittorie e nel mezzo c’è stato il pareggio a Bergamo con l’Atalanta che vale tantissimo, per i punti e per il morale. Io credo che il sesto posto sia alla nostra portata e faremo di tutto per prendercelo. Siamo consapevoli che i primi ad essere artefici del proprio destino siamo noi. Il primo obiettivo deve essere quello di mettere insieme il maggior numero possibile di vittorie, poi faremo i conti. Nel campionato italiano, una grande squadra deve puntare sempre al massimo, ai 3 punti, perché coi pareggi vai poco lontano e alla fine puoi anche rischiare grosso»